Terzo settore, la non commercialità apre le porte al Fisco agevolato
La Comfort letter della Commissione europea dà il via libera alla nuova fiscalità del Terzo settore. Dal 2026 l’articolo 79 del Codice del Terzo settore sarà il riferimento per la verifica della natura commerciale o non commerciale delle attività di interesse generale e per la qualificazione fiscale dell’ente del Terzo settore nel suo complesso. La norma introduce un approccio basato sulle modalità operative, in base al quale si considerano ‘non commerciali’ le attività di interesse generale che sono erogate dall’Ente del Terzo settore gratuitamente o dietro corrispettivi che non superano i costi effettivi. L’attività di interesse generale continua a considerarsi non commerciale anche qualora il surplus dei ricavi rispetto ai costi sia contenuto entro un margine del 6%, purché il superamento non si protragga oltre tre periodi d’imposta consecutivi. L’obiettivo è evitare una riqualificazione automatica delle attività come commerciali in presenza di minimi scostamenti e qualificare come ‘commerciali’ le attività svolte dagli Enti del Terzo settore secondo logiche di mercato.