Il Sole 24 Ore - Luca Gaiani - Pag. 33 12 Marzo 2025

L’affrancamento delle riserve premia la distribuzione ai soci

L’affrancamento delle riserve in sospensione d’imposta con impostazione sostitutiva al 10% conviene solo se le riserve saranno distribuite ai soci. Se rimangono nel patrimonio o sono utilizzate per coprire le perdite è preferibile non aderire. Il provvedimento riguarda le riserve iscritte nel bilancio 2023 ed esistenti nel successivo, con versamento dell’imposta in quattro rate fino al 2028. L’affrancamento elimina la tassazione in capo alla società, ma i soci lo subiscono come dividendi, eccetto per società trasparenti e imprenditori individuali. È conveniente per società che distribuiranno riserve nel 2025-2026 o aderiranno all’Ires premiale. Se le riserve coprono le perdite, l’affrancamento non è vantaggioso. In caso di fusione, conviene affrancare solo se la sospensione si trasferisce sulla incorporante. Se la fusione annulla riserve tassabili, l’affrancamento preventivo può essere utile.