Valide le dichiarazioni tardive per l’accesso
Con l’invio entro oggi dei redditi relativi al 2023, si vuole evitare l’omessa presentazione, è possibile aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026. Nel corso di un incontro con la stampa specializzata l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, anche ai fini del concordato, una dichiarazione presentata entro i 90 giorni dal termine ordinario è considerata ‘valida’ e non costituisce una ‘causa di esclusione per l’accesso al concordato’. Pertanto, ai fini del concordato 2024 e 2025, non vi sono problemi per i modelli Redditi 2021, 2022 e 2023, relativi al 2020, 2021 e 2022, presentati ‘tardivamente’. Sempre l’Agenzia delle Entrate ha confermato che i forfettari non possono aderire al c.d. ‘ravvedimento speciale’ per gli anni 2018-2022, la cui adesione, invece, può essere effettuata entro il 31 marzo 2025 dai soggetti che, entro il 31 ottobre 2024, hanno aderito al concordato preventivo biennale per il 2024 e il 2025 e che nelle ‘annualità’ dal 2018 al 2022 hanno applicato gli ISA.