Il Sole 24 Ore - Emanuele Reich, Franco Vernassa - Pag. 31 22 Gennaio 2025

Spese di trasferta tracciabili non sempre possibili all’estero

La legge di Bilancio 2025 ha disposto l’obbligo di tracciabilità per le spese di trasferta, ad eccezione per quelle di viaggio e trasporto effettuate mediante autoservizi pubblici di linea. La misura è stata pensata per ostacolare il possibile fenomeno evasivo derivante dai pagamenti in contanti su determinate spese. Gli effetti fiscali e finanziari della mancata tracciabilità delle spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporti sono i seguenti: imponibilità Irpef del rimborso in capo al dipendente; indeducibilità Irpef per i lavoratori autonomi; indeducibilità Ires e Irap del costo per la società, compresi anche i costi rimborsati ai lavoratori autonomi. Ognuno di questi punti genera un problema gestionale. In merito all’imponibilità Irpef per il dipendente, si evidenzia che in taluni casi si colpiscono situazioni di oggettiva impossibilità di utilizzo dei pagamenti tracciati, con pesanti ricadute per le imprese, che per non penalizzare i dipendenti si vedono costrette a ‘lordizzare’ gli importi rimborsati, rilevando così un incremento del costo del lavoro.