Rischio fiscale, due livelli per la mappatura completa
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dello scorso 10 gennaio, ufficializza le linee guida per il tax compliance model (Tcm) per le imprese interessate a entrare in cooperative compliance dopo il recente restyling normativo. Il modello fornisce indicazioni dettagliate sulla redazione del documento, con focus sulla mappatura dei rischi fiscali, suddivisi in due categorie: rischio interpretativo e rischio da adempimento. Il rischio interpretativo riguarda incertezze normative, posizioni giurisprudenziali contrastanti o norme recenti e poco chiare. È compito delle funzioni fiscali e di business sollevare tali domande, con il supporto di consulenti esterni esperti. Il rischio da adempimento, invece, deriva dai processi aziendali ordinari e include ambiti come ciclo attivo e passivo, gestione immobilizzazioni, personale, finanze e magazzino, con controlli specifici per ciascuno. Le linee guida propongono una mappa dettagliata dei rischi e dei controlli, per garantire la correttezza degli adempimenti fiscali, come la deducibilità dei costi e la gestione dell’IVA.