Il Sole 24 Ore - Luca Gaiani - Pag. 44 20 Dicembre 2024

L’Ires premiale è vincolata anche agli utili del 2023

Per l’Ires premiale conta anche l’utile registrato nel 2023. Il testo finale della manovra 2025 ripristina, infatti, la rilevanza del risultato dello scorso anno. Le società che chiuderanno il corrente esercizio con risultati modesti, dunque, non saranno esonerate dalla effettuazione di investimenti, ma dovranno comunque rispettare la soglia del 24% dell’utile 2023, fermo restando in ogni caso il minimo di 20 mila euro. Una riga della norma escluderebbe tutte le società in perdita nel 2024. I primi due requisiti da rispettare per entrare nel regime di Ires 2025 al 20% sono costituiti dall’accantonamento a riserva almeno dell’80% dell’utile del bilancio 2024 e dalla realizzazione di un importo minimo di investimenti 4.0 e 5.0 tra il 1°gennaio 2025 e il 30 ottobre 2026 parametrato agli utili. Per evitare l’ingresso nel regime dell’Ires premiale senza l’effettuazione di alcun investimento viene ripristinata la soglia costituita dal 24% dell’utile del 2023. In sostanza l’esistenza di una perdita 2023 sarebbe impeditiva dell’accesso al beneficio. (Ved. anche Italia Oggi: ‘L’Ires premiale solo ai virtuosi’ – pag. 23)