Società di comodo, coefficienti ridotti su immobili e quote societarie
Società di comodo: la riforma dell’Ires dimezza la soglia di proventi da raggiungere per uscire dalla super tassazione del reddito minimo. Per le società immobiliari, i canoni minimi scendono dal 6 al 3% del costo fiscale dei fabbricati locati. Dimezza anche la misura della tassazione presunta per le società che, nonostante le nuove regole, restano attratte dal regime. La norma scatta già dal 2024 con la possibile emersione di crediti d’imposta per le società non più di comodo che avevano versato acconti storici sul reddito minimo 2023. In attesa di una revisione radicale del regime delle società di comodo, il decreto legislativo approvato ieri dà una prima sforbiciata alle regole che da quasi 30 anni penalizzano le società che non raggiungono un livello minimo di ricavi e proventi. Ridotte sensibilmente le percentuali che la legge impone di applicare al costo fiscale di taluni assets di bilancio per quantificare la soglia di proventi da raggiungere per evitare di dover dichiarare al fisco un reddito figurativo, con il pagamento di Ires, addizionale e Irap per oltre il 38%. Dimezzati i ricavi minimi per immobili, partecipazioni, titoli e crediti finanziari. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Società di comodo alleggerite’ – pag. 31)