Gli editori protestano contro l’imposta sul digitale. Il Ddl di Bilancio, infatti, contiene una norma che estende l’imposta sui servizi digitali a tutte le imprese che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali. Finora il meccanismo aveva risparmiato le aziende più piccole dal versamento della web tax. Dunque, il Governo ha deciso di estendere la tassa a tutte le aziende che operano nel campo dei servizi digitali. La Fieg chiede un intervento correttivo del Parlamento. L’art. 113 della manovra 2025 contiene un’altra sorpresa per la Rai. Impone di non aumentare nel 2025 le spese relative a personale e consulenze. Un congelamento dei costi seguito, a partire dal 2026, da un taglio del 2% rispetto alla media della spesa effettuata nel triennio 2021-2023, la sforbiciata dovrà poi essere raddoppiata nel 2027, passando al 4%. Altra sorpresa è la mancata conferma del taglio del canone a 70 euro che torna ad essere di 90 euro. A volerlo è la Lega. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Canone Rai a 90 euro in bolletta da gennaio’ – pag. 25)